Descrizione
Un progetto in collaborazione con gli Archivi dell’Iccd, la fotografia di uno scheletro di gamba viene affiancata all’immagine di un ufficiale senza gamba ritrovata curiosando tra gli album fotografici di un antiquario. Nasce così, attraverso un rigoroso lavoro di documentazione, una curiosa messa in scena.
La gamba ritrovata
Qualche anno fa sono stato a Montebello della Battaglia, dove il 20 maggio 1859 l’esercito sardo piemontese alleato con i francesi sconfisse l’esercito austriaco, ricacciandolo oltre il Po.
Volevo fotografare l’ossario che sorge al margine del campo di battaglia, il custode mi disse che qualche giorno prima un contadino aveva trovato una gamba di un soldato.
Mi fece vedere le ossa, tibia e perone, il piede calzava ancora la scarpa di un soldato piemontese, la caviglia fasciata dalla ghetta, la fotografai.
Qualche mese dopo a un mercatino trovai una fotografia che ritraeva un giovane ufficiale piemontese che appoggiandosi a un amico mostrava la perdita della sua gamba destra, sul retro una scritta “eroe di Montebello”» (Paolo Ventura)
The Rediscovered Leg
Some years ago, I was in Montebello della Battaglia, where on May 20, 1859, the Piedmont-Sardinia army allied with the French defeated the Austrian army, forcing it back beyond the Po river.
I wanted to photograph the ossuary that stands at the border of the battlefield. The custodian told me that, a few days before, a farmer had found the leg of a soldier.
He showed me the bones, tibia and fibula, the foot still wearing the shoe of a Piedmont soldier, the ankle wrapped with a gaiter. I photographed it.
A few months later, at a small market, I found a photograph that portrayed a young Piedmont army official who, leaning against a friend of his, displayed the loss of his right leg. On the back of the photograph, someone had written “the hero of Montebello.” (Paolo Ventura)